“Abou sul monopattino”, un mini-documentario firmato Rete CAUTO che racconta i progetti di integrazione socio lavorativa per i rifugiati e richiedenti asilo in provincia di Brescia | News | Cauto

“Abou sul monopattino”, un mini-documentario firmato Rete CAUTO che racconta i progetti di integrazione socio lavorativa per i rifugiati e richiedenti asilo in provincia di Brescia

22/12/2022

Un’uscita video prima del Natale per contribuire a tenere accese le luci su un tema sempre attuale e per narrare un progetto che vuole trasformare un potenziale problema in una risorsa con la certezza che l’integrazione lavorativa sia strumento indispensabile per l’inclusione sociale.

“Abou sul monopattino” è il titolo scelto per raccontare una storia tra le tante storie di integrazione socio lavorativa per i rifugiati e richiedenti asilo in provincia di Brescia. Grazie alla storia e al volto di Sacko Aboubakar, operatore ecologico di Rete CAUTO, il mini-documentario ha potuto raccogliere le tante voci coinvolte nel percorso di un migrante per il conseguimento di tutte le competenze indispensabili per l’integrazione lavorativa, aspetto indispensabile per favorire l’inclusione sociale.

Alla fine del 2017, nel punto apicale della cosiddetta emergenza migratoria, Rete CAUTO in collaborazione con enti bresciani dell’accoglienza migranti comincia la costruzione di percorsi di risposta al bisogno di inclusione sociale di giovani richiedenti asilo. Il progetto prevede l’attivazione di tirocini formativi in postazioni di lavoro dedicate, rivolti alle persone maggiormente interessate all’integrazione e con le competenze linguistiche e trasversali più adeguate ad un contesto lavorativo. Al termine di un anno di tirocinio la cooperativa valuta l’assunzione in base all’acquisizione di competenze quali: lo zelo lavorativo, il buon inserimento all’interno del gruppo di lavoro e l’acquisizione della patente. A favore di tali persone si promuovono attività di accompagnamento alla dimestichezza alla guida e di esercizio rispetto all’esame teorico della patente. Una volta che si formalizza l’assunzione, la carriera professionale dei giovani richiedenti asilo è sovrapponibile a tutti i lavoratori/trici di Rete CAUTO, con possibilità di mobilità orizzontale fra contesti lavorativi e verticale sia con l’acquisizione di ulteriori abilitazioni, sia in termini di carriera.

Il progetto è tuttora in corso ed è stato recentemente finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con una quota dell’otto per mille di diretta gestione statale destinata ai progetti per la categoria “Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati”. Dal 2017 in Rete CAUTO sono stati attivati 45 tirocini, il 30% dei quali si è concluso con un’assunzione. 

Oltre ai rifugiati e ai richiedenti asilo, beneficiari diretti del progetto, Rete CAUTO si è posta sin dall’inizio l’obiettivo di raggiungere altri destinatari, indiretti ma non meno importanti.

Innanzitutto la propria comunità interna: i lavoratori, i soci, i volontari potendo conoscere da vicino colleghi portatori di nuove culture e nuove esperienze e ascoltando direttamente la storia delle persone migranti, al di là delle narrazioni sociopolitiche, potranno riconoscerle come reali, come persone, come portatori di ricchezza. Tale sensibilizzazione alimenterà ulteriormente il progetto con la disponibilità dei colleghi a piccole azioni di accoglienza e supporto all’integrazione di queste persone (aiuto nella guida, nella ricerca di casa, socializzazione…).

Tra i beneficiari esterni ci sono gli enti che operano nell’accoglienza con cui si vuole costruire un modello di lavoro da replicare e la cittadinanza, in quanto l’inclusione sociale di queste persone ha ricadute positive in tema di benessere collettivo.

Invitiamo alla visione e alla condivisione di questo mini-documentario e ringraziamo tutti i colleghi e i collaboratori che hanno partecipato alla sua realizzazione:

 Sacko Aboubakar (operatore ecologico – Rete CAUTO); Alberto Aiardi (sostegno attività di formazione e alfabetizzazione); Jacob Badiane (coordinatore Igiene Urbana – Rete CAUTO); Camilla Bianchi (assistente sociale – Cooperativa Tempo Libero, Cooperativa Un Sole Per Tutti); Nicola Corini (équipe inclusione sociale e risorse umane - Rete CAUTO); Angelo Ferraresi (formazione pratica alla guida dei veicoli); Vitalie Lebeda (caposquadra settore Igiene Urbana – Rete CAUTO).

RIPRESE E MONTAGGIO A CURA DI Lucia Vinaschi e Roberto Cavalli

MUSICA Rêverie, Claude Debussy. Arrangiamento per vibrafono e chitarra Simona Slaviero e Luca Spina

UNA PRODUZIONE Rete CAUTO






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