Con la sostenibilità anche lo spreco alimentare si trasforma in valore ambientale, sociale ed economico. | News | Cauto

Con la sostenibilità anche lo spreco alimentare si trasforma in valore ambientale, sociale ed economico.

07/02/2022

Il 5 febbraio di ogni anno si celebra in Italia la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare. Attraverso la Dispensa Sociale, Rete CAUTO e MAREMOSSO raccontano come la sostenibilità integrata sia laboratorio generativo di innovazione sociale economica e ambientale che, con un approccio economico di tipo circolare, trasforma in risorsa tutto ciò che un’economia di tipo lineare scarta.

In occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare si sono accesi i riflettori mediatici sul tema che rappresenta da oltre 20 anni  il nostro impegno quotidiano:  la Dispensa Sociale, nostro modello di recupero e redistribuzione a scopo sociale delle eccedenze alimentari provenienti dalla GDO.

La Dispensa Sociale è è infatti una delle prime iniziative contro lo spreco alimentare nate in Italia, e operativa in modo organizzato e strutturato attraverso una grande HUB che intercetta annualmente circa 2.000 tonnellate di cibo annue, attraverso 25 distribuzioni giornaliere e 8200 distribuzioni annuali.

Una risposta sistematica al bisogno alimentare che corrisponde a n. 938.000 pasti completi all’anno destinati a persone in condizioni di indigenza o a beneficiari di circa 120 Onlus che operano nella provincia di Brescia. Questa sostenibilità di valenza sociale genera un impatto positivo per l’ambiente dovuto al mancato spreco alimentare e al recupero dei prodotti prossimi a scadenza presso la grande distribuzione, nel 2020 in termini di mancate emissioni di CO2 equivalente corrisponde a 3.667 tonnellate. La sostenibilità economica di questo modello trova riscontro nel valore economico del cibo recuperato che corrisponde a circa 2,2 milioni di euro annui. Inoltre i punti vendita della grande distribuzione riducono notevolmente la produzione di rifiuti indifferenziati e di conseguenza i costi per lo smaltimento per le imprese della grande distribuzione si sono ridotti di 150.000 euro nel 2021 grazie alla devoluzione alla Dispensa Sociale.

La Dispensa Sociale è anche un  laboratorio di percorsi di volontariato protetto,  genera posti lavoro attraverso  percorsi di inclusione socio-lavorativa realizzando una crescita del capitale sociale e delle capacità di autorganizzazione e networking tra i diversi soggetti territoriali.

In occasione della Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare 2022 hanno parlato di noi le telecamere di Teletutto e il Giornale di Brescia.

Oggi la Dispensa Sociale rappresenta un caso di eccellenza italiana e un modello di innovazione sociale per il contrasto alla povertà in un’ottica di economia circolare e, al contempo, è uno strumento di responsabilità sociale di impresa (RSI) e supporto a reti locali di mutualità e sussidiarietà. 

Grazie all’attivazione di interconnessioni virtuose tra reti territoriali dell’economia sociale, grandi imprese di distribuzione e istituzioni locali, il modello è replicabile su altri territori. L’esperienza ha recentemente coinvolto l’azienda consortile Garda Sociale che coinvolge 22 Comuni del Garda Bresciano e per il biennio 2021-2022 ha ricevuto un finanziamento importante nell’ambito del bando Diritto al Cibo, Regione Lombardia per il progetto “DISPENSA SOCIALE, Più relazioni di qualità, Meno povertà alimentare”. Il progetto avrà come riferimento il territorio dell’intera Provincia di Brescia e permetterà di dare continuità ed implementare quanto già intrapreso nei due anni precedenti con il progetto Più Uguale Meno. 

MAREMOSSO è dunque capofila di una rete che coinvolge una vasta pluralità di soggetti: al fianco di MAREMOSSO, la Cooperativa Sociale CAUTO mette a disposizione il proprio kwow how professionale, logistico, gestionale e normativo sia in tema di eccedenze alimentari, sia in ambito educativo e di inclusione. L

In questi anni assieme ad attori centrali come il Comune di Brescia, Caritas Diocesana di Brescia, La Croce Rossa Italiana, Fondazione Comunità Bresciana, si è creata una cabina di regia per implementare e migliorare i sistemi di tracciamento dei beni donati e recuperati, non solo per andare a intercettare nuovi donatori ma per ridurre ogni possibile spreco nella filiera del recupero e della redistribuzione a scopo sociale.






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