2021 R come Rinoceronte, Rete CAUTO ripercorre il 2020 con uno sguardo al nuovo anno che si apre
08/01/2021
Inizio anno, tempo di bilanci: Il racconto del nostro 2020 tra incertezze e nuove sfide che si aprono all'insegna del cambiamento.
tag
Per chi, come noi della Rete di Cooperative Sociali CAUTO, opera in ambito ecologico, R vuol dire da sempre “riduco, riuso, riciclo”.
Con l’inizio di questo nuovo e decisivo 2021 la R è quella di Rinoceronte. Un rinoceronte reale e plastico, virtuale e virale come l’opera “Il tempo sospeso” dell’artista bresciano Stefano Bombardieri e che per noi bresciani (e non solo) è diventata simbolica negli ultimi giorni del 2020.
L’installazione artistica è un rinoceronte di felliniana visione che ci sovrasta, sospeso a mezz’aria nel cuore di Brescia. È il peso del tempo sospeso che si impone e a sua volta ci sospende in un delicato e fragile equilibrio ecosistemico come quello che lega l’uomo alla terra.
Nelle parole stesse dell’artista «il rinoceronte è metafora del concetto di peso ed è sospeso come spesso lo è la nostra vita in particolari momenti di estrema gioia o di grande dolore».
Quel rinoceronte siamo tutti noi, imbrigliati in una precarietà che ci avvolge togliendoci la terra da sotto i piedi, come nell’anno drammatico appena trascorso. Quel rinoceronte è la metafora del tempo che tutti noi stiamo vivendo.
L’artista ha concesso l’opera a “libero godimento pubblico” per i prossimi 24 mesi, quando il rinoceronte potrà toccare nuovamente terra. “Stare coi piedi per terra”, forse anche questo ci dice il rinoceronte sospeso: avere senso della realtà per poterla affrontare, per re-agire.
Ma quando si è sospesi a mezz’aria come si può stare coi piedi per terra? E cosa si può fare?
Il rinoceronte Rete CAUTO a Marzo 2020, nella fase più drammatica della pandemia, sospeso a mezz’aria, si presentava così: organico di circa 500 lavoratori quasi dimezzato, tra cooperative sociali della Rete completamente ferme, come Cantiere del Sole con oltre 30 lavoratori e operativa nel settore delle energie alternative, e interi settori operativi di CAUTO (la principale delle nostre cooperative sociali) in stallo, come il settore Educazione Ambientale di circa 20 risorse, da sempre dedito alle attività per le scuole e che, nel 2020 avrebbe dovuto costruire il palinsesto delle attività ludico laboratoriali per il più grande centro commerciale della provincia, incontrando nuovi target di riferimento a cui proporre una nuova cultura ambientale.
Molte delle nostre principali attività inclusive venivano chiuse proprio a tutela delle persone più fragili, come lo storico negozio dell’usato Spigolandia e le attività di sgombero e trasloco o la raccolta differenziata degli abiti usati in collaborazione con Caritas Diocesana di Brescia, con un organico di circa 100 persone. Tutti questi servizi, parte della tradizionale filiera di attività di recupero e riutilizzo dei beni usati, sono da sempre veri e propri laboratori protetti con una percentuale di lavoratori in progetto di inserimento lavorativo e dunque in possesso di un certificato di svantaggio sociale spesso superiore, oltre che al 30% previsto dalla normativa l.381/91 che definisce appunto le cooperative sociali di tipo B, anche al 43% di inserimento lavorativo raggiunto dalla Rete CAUTO nel 2019.
E allora quando si è sospesi in aria, quando oltre al proprio peso c’è il peso dello sguardo degli altri, cosa si può fare?
Il rinoceronte felliniano del film “E la nave va” che ha ispirato Bombardieri era malato, legato a delle cinghie e sospeso in aria, veniva trasportato su un piroscafo transatlantico diretto in America, alla ricerca di una nuova linea di orizzonte.
Quando si è sospesi a mezz’aria c’è qualcosa che si può e si deve fare per toccare nuovamente terra. Si deve, prima di tutto, provare a immaginare di toccare nuovamente terra. Ancora, si può guardare sotto, guardare dall’alto. Si può guardare avanti. Si può provare a guardare lontano. Si può provare a incontrare lo sguardo di chi ci osserva, lo sguardo degli Altri. Si può proiettare lo sguardo, si può avere una visione panoramica, d’Insieme. Si può essere visionari, si può progettare, si può pensare il futuro.
Sospesi a mezz’aria, si può e si deve pensare a sopravvivere, a vivere sopra. Si può pensare a come recidere i cavi e le cinghie, ma soprattutto a come tornare a muoversi, dove e con chi ri-agire e re-agire, interagire. Si deve pensare a come toccare terra, il proprio ambiente, avendo visto dall’alto la complessità ecosistemica in cui siamo immersi globalmente.
Il 26 marzo 2020 l’odine del giorno della prima riunione telematica dei responsabili di staff e operativi della Rete CAUTO riportava tra i punti presenti l’esplicito invito a non sprecare le proprie energie e a scegliere di collocarsi correttamente rispetto a tre fasi diverse ma contemporanee: emergenza-ricostruzione-sviluppo.
Siamo all’inizio del 2021, non abbiamo reciso le cinghie ma cominciamo a percepire più vicina la terra, ne sentiamo forte l’odore e il richiamo.
In questo assurdo 2020, nostro venticinquesimo anno di vita, abbiamo sviluppato e realizzato 32 progetti in parte finanziati da enti erogatori pubblici o privati negli ambiti tematici ambiente-educazione-inclusione-coesione sociale, circa il doppio dell’anno precedente.
Abbiamo sempre continuato a percorrere le strade della provincia di Brescia garantendo servizi essenziali come la raccolta dei rifiuti porta a porta. Soprattutto durante i primi mesi di pandemia, riscoprivamo il valore del recupero e della trasformazione dei rifiuti in risorse nel riconoscimento dei numerosi cittadini che quotidianamente lasciavano bigliettini di incoraggiamento e ringraziamento per il lavoro puntualmente svolto dai nostri settori di Igiene Urbana Ambientale.
Già a fine marzo 2020, l’espressione associativa della Rete CAUTO, l’organizzazione di volontariato MAREMOSSO, ha ripreso incessantemente la propria attività di recupero e redistribuzione a scopo sociale di beni alimentari per il Comune di Brescia, attraverso la campagna SOStieni Brescia e per l’intera provincia come HUB e osservatorio privilegiato sul tema cibo, valorizzando e distribuendo oltre 3 Ml di Kg di cibo per circa 120 associazioni, oltre 10.000 beneficiari, in collaborazione con aziende donatrici, GDO e privato sociale. Sospesi a mezz’aria abbiamo messo a fuoco nuovi bisogni, nuove sacche di sprechi e nuovi confini entro cui agire assieme ad altri attori impegnati sullo stesso fronte, dando vita ad una cabina di regia sul tema CIBO che comprende oltre a CAUTO e MAREMOSSO, il Comune di Brescia, la Croce Rossa italiana di Brescia, Caritas Diocesana di Brescia e la Fondazione Comunità Bresciana.
Con Medicus Mundi Attrezzature, la cooperativa sociale della Rete CAUTO impegnata nel recupero e nella fornitura di attrezzature sanitarie per il Sud del mondo, e con il servizio dell’Ausilioteca anche per il nostro contesto locale, abbiamo messo a disposizione le nostre competenze per consentire ai nostri ospedali di riutilizzare, nella fase più acuta dell’emergenza, preziosissimi ventilatori polmonari precedentemente dismessi.
Per la tutela dei lavoratori abbiamo scelto di sospendere quei servizi ad alto rischio professionale, come le potature dall’alto, in un momento di totale mancanza del servizio sanitario nazionale.
Abbiamo riorganizzato molte delle nostre attività introducendo per la prima volta e in tempi record il telelavoro grazie a ITA-CA, la nostra software house aziendale. A ottobre abbiamo intrapreso un percorso formativo, tutt’oggi in corso, per la definizione di un piano aziendale per lo smartworking.
Abbiamo, ancora una volta, usato l’arte per veicolare un messaggio di denuncia ambientale, ma anche di rinascita e di valorizzazione delle risorse, dedicando la copertina del nostro Bilancio Sociale 2019 a “La Venere” di Plastica dal Mare dell’artista Annarita Serra.
Il 4 giugno abbiamo siglato un accordo con le parti sociali per dare vita alla “Banca ore solidali”, il nostro progetto di mutualità interna che prende il nome dall’istituto normativo da cui ha avuto origine e che consente ai lavoratori di cedere riposi e flessibilità maturati in favore di colleghi con particolari condizioni di necessità come l’assistenza di figli minori malati oppure la cura del coniuge, o ancora per quelle situazioni in cui, in presenza di patologie incompatibili con la situazione di covid, non sia possibile rientrare al lavoro, in assenza di certificato di malattia. Nella scelta di CAUTO le ore solidali possono essere utilizzate anche per quei casi in cui, per circostanze personali, si è impossibilitati a svolgere tutte le ore contrattuali; oppure per coloro che, sempre per caratteristiche personali, non sono in grado di acquisire e interiorizzare in tempi utili le regole e le prassi di distanziamento sociale per tutelare sé stessi e gli altri.
Da giugno al 21/12/2020 ben 74 lavoratori hanno donato 1.109 ore e 6 lavoratori bisognosi hanno già potuto usare 484 ore.
Il 10 ottobre del 2020 abbiamo inaugurato SPIGO, il nostro nuovo negozio dell’usato all’interno del centro commerciale più grande della provincia.
Dopo un primo diniego per la prima e seconda tranche di aumento contrattuale, abbiamo raggiunto un accordo con le parti sociali per consentire lo slittamento della terza tranche di aumento previsto dal nostro contratto collettivo nazionale delle cooperative sociali, in una azione di sistema che tenesse conto della drammatica situazione delle cooperative sociali di tipo socioassistenziale.
Abbiamo celebrato i nostri 25 anni di vita piantumando 25 alberi in una grande rotonda pubblica della nostra città e inaugurando una nuova sede logistica assieme a ben 825 presenze virtuali, grazie al nostro primo evento pubblico online.
Abbiamo pagato le tasse, pur potendoci avvalere dei rinvii dei versamenti fiscali previsti per la pandemia, dal mese di marzo. Le nostre 5 realtà – CAUTO, Cantiere del Sole, Medicus Mundi Attrezzature, CantierAperto e MAREMOSSO – figurano tra gli 8 “contribuenti solidali” della provincia di Brescia e tra i 293 a livello nazionale che, nella situazione emergenziale, hanno considerato prioritario assolvere il proprio dovere di contribuzione fiscale, nella tutela dell’interesse comune.
Abbiamo scelto come regalo di natale aziendale per tutti noi lavoratori prodotti realizzati da piccole cooperative sociali particolarmente messe a dura prova dalla crisi attuale e per ognuno una copia della Costituzione italiana.
Nel frattempo il nostro corpo è cambiato, la nostra testa è cambiata. Quando i confini tangibili corrispondono ai confini del proprio corpo, come per il rinoceronte sospeso, ci si misura con sé stessi, con l’estensione del proprio corpo e con la propria forma. Abbiamo ridisegnato il nostro assetto organizzativo con un organigramma nuovo che ha visto la nascita di nuovi settori. Sospesi, abbiamo acquisito una consapevolezza nuova del potenziale: lo svolgimento e lo sviluppo di nuovi servizi, ciò che è dentro al corpo e alla testa, quanto “è possibile” e ancora non “è”.
In sintesi un 2020 fatto di scelte e azioni concrete per provare a rimanere ancorati alla realtà, insieme agli Altri. Piccoli o grandi tentativi di toccare terra, dando concretezza a concetti alti come Cooperazione, Lavoro, Mutualità, Bene Comune, Welfare, Economia Civile, Sostenibilità, Solidarietà, Inclusione, Impresa, Comunità. Parole visionarie che possono puntare a obiettivi raggiungibili perché dopo essere stati a mezz’aria e aver visto la complessità in cui siamo calati, si può tornare saldamente coi piedi per terra ma con “una testa ben fatta” (E.Morin 2000), cioè una testa consapevole del fatto che nel viaggio della vita non si è mai soli, e che la responsabilità del proprio agire ricade moltiplicata esponenzialmente anche sugli altri.
Prima di toccare nuovamente terra, il rinoceronte rimarrà sospeso a mezz’aria per 24 mesi.
Ecco perché il 2021 è decisivo. Decisivo vuol dire proprio recidere, tagliare le cinghie, ma non prima di aver toccato terra.
Potremo scoprire di aver acquisito un vantaggio, di aver guadagnato una visuale che ci rivela che siamo parte di qualcosa di più grande, che lasciamo impronte, che a terra non siamo i soli, che la responsabilità del nostro agire locale è ambientale, sociale e globale.
Allora, per il 2021, R come Responsabilità.