Ecologia integrale e povertà educativa | Progetti innovativi | Cauto

Ecologia integrale e povertà educativa

Crescendo in Bellezza è un'azione a cura di CAUTO nell'ambito del progetto più ampio Ecologia integrale per i Diritti dell’Infanzia dedicato alla lotta della povertà educativa a cura di Fondazione Comunità di Messina in qualità di capofila.

Ecologia integrale per i Diritti dell’Infanzia è un progetto dedicato alla lotta della povertà educativa. L’obiettivo è azzerare la povertà neonatale, nei territori di riferimento, agendo sui vari aspetti che influiscono durante i primi 1.000 giorni della vita di un bambino, considerati dal primo giorno di gravidanza al secondo anno di età. Il progetto concentra la propria azione su Messina e Brescia, due territori molto diversi tra loro per caratteristiche socioeconomiche.

Il motto scelto, Crescendo in Bellezza, testimonia l’impegno, motore del progetto, di perseguire gli obiettivi e le priorità del Pilastro Europeo dei Diritti Civili, secondo il quale “I bambini hanno diritto all’educazione e cura della prima infanzia a costi sostenibili e di buona qualità” e “I minori hanno il diritto di essere protetti dalla povertà. I bambini provenienti da contesti svantaggiati hanno diritto a misure specifiche tese a promuovere le pari opportunità”.

Il progetto vede in campo Fondazione Comunità di Messina (in qualità di capofila), Fondazione Comunità Bresciana, Cooperativa CAUTO, CEVAS, Comune di Brescia, Comune di Messina, Assifero e Reves e coinvolge numerosi partner locali, nazionali e internazionali. Ecologia Integrale per i Diritti dell’Infanzia è un progetto selezionato e supportato dall’Impresa Sociale Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Il Progetto

Ecologia Integrale per i Diritti dell’Infanzia, un progetto unico nel suo genere e altamente innovativo, prevede tre livelli di azione:

1 - Livello universalistico, che ha l’obiettivo di promuovere la salute e lo sviluppo cognitivo precoce di tutti i nati nei territori di riferimento. Al momento della nascita, gli operatori del territorio effettuano le cosiddette “home visiting”, portando alle famiglie dei neonati il saluto della comunità informando i genitori sull’importanza di alcune scelte per porre le basi di una crescita sana del bambino e promuovendo la lettura ad alta voce e l’ascolto della musica. Ulteriore obiettivo di questa fase è l’identificazione dei soggetti più deboli e in difficoltà da prendere successivamente in carico

2 - Livello comunitario, che ha come obiettivo lo sviluppo di sistemi socioeconomici generatori di alternative sulle principali aree dei funzionamenti umani dei neonati e delle loro famiglie (abitare, lavoro, conoscenza, socializzazione). In particolare, vengono organizzati spazi partecipativi di empowerment educativo e azioni di sostegno all’housing e all’imprenditoria solidale, capaci di favorire l’inclusione abitativa e lavorativa dei beneficiari.

3 - Livello personalizzato, che ha l’obbiettivo di studiare e sviluppare progetti ad hoc in risposta ai bisogni e alle necessità dei singoli soggetti precedentemente individuati durante le home visiting. Ed è proprio in questo ultimo livello che si concretizza l’elemento più innovativo del progetto: il capitale personale di capacitazione (CPC). Dopo la sottoscrizione di un patto sociale condiviso, ogni soggetto preso in carico riceve uno stock di ricchezza, il cosiddetto CPC, un patrimonio investito destinato a sostenere il nucleo familiare nel lungo periodo (almeno 8 anni). 

Questo capitale di capacitazione potrà essere investito per finanziare azioni di housing sociale, per esempio attraverso pratiche di auto-recupero per finanziare, in collaborazione con gli attori partner dell’economia sociale del territorio, azioni di investimento produttivo finalizzate all’inclusione lavorativa di un componente della famiglia; per istituire una borsa di studio per il futuro del bambino e/o per facilitare l’acquisizione di competenze di un familiare necessarie per le attività lavorative; per determinare un micro-budget di salute capace di sostenere eventuali gap di produttività al lavoro, di autonomia sull’abitare, di socializzazione delle famiglie sul lunghissimo periodo.

Il progetto per la prima volta in Europa intende sperimentare sistemi di welfare locali, che agiscono su basi informative raffinate e complesse. Concentra la sua attenzione sulla possibilità di fornire alle famiglie uno stock di ricchezza da cui partire. Inoltre, prova per la prima volta a sviluppare una policy armonica multi-prospettica che agisce in modo coerente sui sistemi e con le persone allo scopo di costruire alternative sulle principali aree dei funzionamenti umani, promuovendo così l’espansione delle libertà strumentali legate alla casa, al lavoro, alla conoscenza, alla socializzazione.




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