Imprese e inclusione lavorativa, impegno e opportunità

Lo scorso 12 ottobre durante l’ultima edizione del Salone della CSR, Michele Pasinetti - Direttore Generale di Rete CAUTO - è stato uno dei protagonisti della sessione dedicata al tema “Imprese e Inclusione lavorativa, un impegno e un’opportunità”.

Durante l’incontro si è partiti dai dati che indicano in Italia la disoccupazione in crescita al + 9%. Un problema questo che oggi tocca soprattutto alcune categorie: giovani, donne, migranti, ma anche tante persone in condizioni di fragilità o disabilità. L’obiettivo del workshop è stato quello di raccontare alcune esperienze virtuose in grado di dare risposte a questa piaga economica e sociale. All’interno di questo macro contesto, la proposta di Rete CAUTO si traduce in un’offerta di servizi che vogliono essere reale occasione di incontro e matching tra imprese alla ricerca di manodopera per funzioni spesso “semplici” e persone in difficoltà, ma che paradossalmente fanno fatica ad inserirsi o re-inserirsi nel mercato lavorativo.

La formula proposta da Rete CAUTO, sceglie l’ambiente attraverso una vasta gamma di servizi, come l’ambito privilegiato dove generare concreta inclusione. Oggi presso le cooperative sociali di Rete CAUTO trovano occupazione 500 persone, tra queste circa 200 lavorano proprio grazie a progetti di inserimento lavorativo.

A differenza della sostenibilità ambientale a cui guardano con interesse sempre più imprese, la sostenibilità sociale appare ancora lontana dal mondo aziendale. L’intervento quindi di Rete CAUTO ha voluto evidenziare come l’inclusione - attraverso l’attivazione di progetti e percorsi di inserimento lavorativo possa essere per le imprese non solo impegno ed onere, ma anche opportunità per creare valore sociale, ambientale ed economico in una logica di piena Responsabilità Sociale di Impresa. 

Tutto questo presuppone però che l’azienda faccia una consapevole scelta di campo, in cui la sostenibilità diventi un asset non “altro” e diverso rispetto al business, bensì qualcosa di fortemente integrato nel business stesso. Il che vuol anche dire scegliere di rivedere i propri processi interni produttivi ed organizzativi alla luce di questo nuovo cuore pulsante.

Sempre più imprese si rivolgono a Rete CAUTO per far fronte a specifici bisogni “ambientali” come ad esempio la necessità di gestire e smaltire i rifiuti o gli scarti delle proprie produzioni in modo conforme a una normativa complessa e in costante evoluzione. L’impresa nell’acquistare questi servizi o creare una partnership tecnica, formativa, consulenziale con Rete CAUTO, oltre a rispondere ad un proprio bisogno, contribuisce a creare nuove occasioni di lavoro. 

La fruizione dei servizi di Rete Cauto diventa quindi lo strumento per generare occasioni di inserimento e re-inserimento di persone fragili. Allo stesso tempo migliorare la propria gestione dei rifiuti garantisce all’impresa oltre che una diminuzione della propria impronta ecologica anche un reale risparmio economico in termini di costi di smaltimento. Lo stesso processo virtuoso si innesca quando l’azienda si interfaccia con Rete CAUTO per sottoporsi ad un assessment energetico. Efficientare i propri consumi attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili come il fotovoltaico oltre a ridurre l’impronta ambientale aziendale, genera anche occupazione ed inclusione.

Nelle parole del Direttore, Rete CAUTO attraverso l’erogazione dei propri servizi, si posiziona come lo strumento attraverso cui le aziende possano cogliere a pieno l’obiettivo della sostenibilità integrata. Quello che Michele Pasinetti ha voluto rappresentare e sottolineare nel suo intervento è come all’interno del modello di sostenibilità integrata sposato da Rete CAUTO, i valori ambientali e sociali procedano affiancati, generando sostenibilità economica non solo per l’impresa e il suo virtuosismo economico, ma anche per il territorio in cui essa opera e la Comunità di cui essa fa parte.