Il lavoro Agile può essere CAUTO
Un piano aziendale di lavoro agile per CAUTO, che grazie all’avviso della Regione Lombardia POR-FES opportunità e inclusione, trasforma il telelavoro sperimentato nel primo lockdown emergenziale del 2020 in una leva inclusiva, innovativa, di maggiore benessere e competitività.
Il punto di partenza
Da sempre per CAUTO essere cooperativa sociale di inserimento lavorativo vuol dire considerare il Lavoro uno strumento di inclusione e promozione della dignità umana, per tutti e, con la dovuta cura e attenzione, per chi dal lavoro è posto ai margini. Per questo la gestione delle risorse umane della cooperativa sociale segue una politica aziendale orientata dai valori dell’accoglienza, dell’attenzione per la fragilità, della valorizzazione di tutte le persone, di equità e trasparenza, di responsabilità e tutela di ciascun ruolo all’interno dell’organizzazione.
Prima di marzo 2020, le persone che in cooperativa avevano manifestato un generico interesse per il lavoro agile non superavano la decina.
Mentre la flessibilità oraria era già una prassi organizzativa diffusa, così come le richieste di part-time legate ad esigenze familiari o cura della salute.
Il lavoro agile nella fase di emergenza sanitaria.
Il luogo di lavoro è da sempre vissuto e promosso come ambiente in grado di favorire l’inclusione e molte delle scelte di welfare della cooperativa sociale, come la mensa aziendale, hanno contribuito a renderlo fattore determinante e generativo di un clima lavorativo positivo.
Dal 12 marzo 2020, nella prima fase di emergenza sanitaria, l’attivazione del lavoro agile, in via provvisoria con modalità semplificata dai decreti riguardanti le misure connesse all’emergenza epidemiologica, ha permesso di garantire lo svolgimento delle normali attività tutelando sia la salute dei lavoratori sia le esigenze di conciliazione delle famiglie.
La cooperativa sociale ha da subito ritenuto fondamentale gestire la nuova situazione generata dalla pandemia, non solo nell’ottica di risposta a problemi contingenti, ma in una più ampia ottica di costruzione di una visione sistemica. L’avviso pubblico indetto dalla Regione Lombardia POR-FSE per generare nuove opportunità e inclusione contemplava infatti la possibilità di attivare sia servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nelle aziende, sia l’acquisto di strumenti tecnologici per l’attuazione del piano di smart working.
È stato perciò attivato un gruppo di lavoro composto da una responsabile di progetto, dal Direttore Generale e dal Direttore Risorse Umane, che ha avviato la progettazione e la riflessione interne sul tema del lavoro agile in cooperativa.
La scelta fatta, grazie ad un Voucher di 22.500 €, ha permesso di ottenere un supporto per la realizzazione di attività di consulenza e formazione sul lavoro agile che hanno convolto circa 30 lavoratrici e lavoratori – responsabili e coordinatori – ampliando la riflessione a temi più ampi che riguardano la cultura organizzativa della cooperativa, tra i quali: il lavoro per obiettivi, la delega, la responsabilità e l’autonomia dei lavoratori nel perseguimento dei propri obiettivi, la motivazione e la partecipazione ai processi decisionali dei singoli, indipendentemente dal ruolo ricoperto e dagli incarichi assegnati.
Il progetto vero e proprio, che ha visto una fase di analisi preliminare nei mesi da marzo a giugno 2020, ha avuto il suo sviluppo a partire da settembre 2021 con consulenze sugli aspetti organizzativi, giuslavoristici e informatici e con la formazione rivolta ai responsabili e coordinatori di settori e uffici. L’esito della sperimentazione è stato condiviso con il Comitato Direttivo e sottoposto al CdA per l’approvazione del Regolamento aziendale per il Lavoro Agile, e ha permesso di definire le linee guida per l’integrazione dello Smart Working nella gestione organizzativa della Cooperativa per il triennio 2021-2023.
Il Regolamento, reso disponibile attraverso le bacheche istituzionali e il sito web della cooperativa sociale, definisce le modalità di svolgimento del Lavoro Agile:
l’adesione del lavoratore è volontaria; i responsabili e i coordinatori di settore/ufficio possono proporre la modalità di lavoro agile ai componenti del proprio gruppo di lavoro oppure valutare le autocandidature.
La compatibilità tra mansioni svolte e smart working viene valutata dal responsabile sulla base della corrispondenza tra obiettivi individuali del lavoratore, obiettivi del gruppo di lavoro all’interno del quale è inserito e obiettivi generali del settore o dell’ufficio di appartenenza.
L’approvazione del progetto viene formalizzata con la sottoscrizione di un Accordo Individuale di Lavoro Agile che specifica le modalità di svolgimento e di programmazione del lavoro fuori sede e integra il contratto lavorativo della persona.
Vettori di cambiamento: Persone, Formazione e Pianificazione.
Il lavoro agile implica un cambiamento organizzativo che è prima di tutto un cambiamento culturale nell’approccio al lavoro. Sono sì necessari strumenti, tecnologie, spazi adeguati, tempi diversi, ma sin dalla sua riflessione preliminare la cooperativa sociale ha compreso che per garantire l’adozione di modalità di lavoro agile si richiede al lavoratore una disponibilità differente in termini di maggiore autonomia, flessibilità e responsabilità lavorativa.
Per questo CAUTO riconosce come vettori e facilitatori di un cambiamento culturale al lavoro agile proprio le lavoratrici e i lavoratori - responsabili e coordinatrici e coordinatori - che hanno partecipato al progetto Smart Working e hanno lavorato da remoto, sperimentando in prima persona vantaggi e svantaggi di questa modalità.
Anche la formazione è un elemento determinante per garantire la riuscita di un passaggio al lavoro agile efficace ed efficiente, in termini di maggiore beneficio per le lavoratrici e i lavoratori e maggiore competitività per l’organizzazione. A partire dal 2022 saranno previsti corsi specifici erogati dagli stessi “lavoratori facilitatori” per sviluppare le competenze necessarie alla gestione del lavoro con modalità agile.
Nel triennio 2021-2023, la cooperativa svilupperà il piano aziendale di lavoro agile, diffondendo in tutta l’organizzazione le buone prassi sperimentate nel corso del progetto Smart Working, estendendo a tutti i settori e uffici la possibilità di integrare il lavoro agile nell’organizzazione del lavoro in maniera permanente.
In applicazione di quanto previsto dalla L.81 del 22.05.2017, provvedimento normativo principale in riferimento alle "Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato", la cooperativa intende con questo piano continuare a promuovere modalità organizzative e gestionali di lavoro per obiettivi e lavoro agile e sostenerne la diffusione per:
- Agevolare la conciliazione vita-lavoro attraverso buone pratiche che possano incrementare la flessibilità della distribuzione oraria e il bilanciamento tra esigenze di vita e familiari ed esigenze lavorative;
- Favorire l’utilizzo di nuove tecnologie e modelli di organizzazione delle attività innovativi per migliorare sia la competitività aziendale, sia il clima interno;
- Promuovere la responsabilizzazione e la motivazione dei singoli lavoratori;
- Sostenere il dialogo e la fiducia tra lavoratori e responsabili/coordinatori e tra lavoratori e Cooperativa;
- Promuovere azioni concrete per la riduzione della mobilità casa-lavoro, in linea con la mission ambientale della cooperativa e con i principi della sostenibilità.
Durante il triennio 2021-2023, CAUTO intende valutare la possibilità di ottimizzare gli spazi di lavoro grazie al lavoro agile, ad esempio sperimentando scrivanie condivise e spazi di co-working per i propri dipendenti e soprattutto tenendo in considerazione le esigenze dei lavoratori agili per il ripensamento della dislocazione degli uffici.
Il sistema di valutazione.
L’andamento dei singoli progetti di lavoro agile verrà valutato attraverso un’integrazione nel sistema di valutazione, che prevede incontri annuali con tutti i dipendenti per l’individuazione e il monitoraggio di obiettivi di crescita professionale.
Per la valutazione dell’andamento del piano di lavoro agile, verranno pianificati momenti semestrali di analisi dei dati riguardanti il lavoro da remoto, a cura dell’ufficio Risorse Umane, grazie al gestionale HR sviluppato negli anni dal settore informatico della cooperativa.
Non mancheranno indicatori di impatto “ambientale” che stimeranno, ad esempio, il risparmio di CO2 dovuto alla riduzione degli spostamenti.
Da una prima analisi di dati di Bilancio sociale si è stimato che l'impatto ambientale connesso al lavoro agile ha portato un contributo in termini di compensazione sul principale aspetto di criticità connesso ai servizi operativi, con particolare riferimento ai servizi di igiene urbana ambientale. Questi servizi si svolgono infatti, attraverso l'utilizzo di una flotta di mezzi aziendali che genera un impatto ambientale in termini di produzione di Co2 compensabile attraverso la piantumazione di 238.250 alberi. Il lavoro agile riferito ad una media di circa 50 lavoratori coinvolti nei mesi da marzo a dicembre 2020 ha fornito una compensazione di C02 risparmiata pari alla piantumazione di 26.000 alberi, un contributo assai significativo se si considera che il grande impianto fotovoltaico della sede principale di CAUTO ha generato nel corso dell’intero 2020 un risparmio di CO2 pari alla piantumazione di 17.000 alberi.
Un motivo in più questo, per considerare il lavoro agile anche CAUTO e cioè in grado di limitare lo spreco di risorse energetiche.
L’intervento è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia. Per maggiori informazioni www.fse.regione.lombardia.it"
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